Esposizione alle Vibrazioni Meccaniche Mano Braccio e Corpo Intero.
Le organizzazioni per la salute e la sicurezza sui luoghi di lavoro riportano come l’esposizione prolungata ad elevati livelli di vibrazione al sistema mano-braccio sia causa di sviluppo di patologie con il passare del tempo. I sintomi sono ben descritti e sono la sindrome di Raynaud (dito bianco quando esposto al freddo), perdita di sensibilità delle dita, perdita della capacità di stringere delicatamente un oggetto, perdita di forza e dolori alla mano, creazione di cisti (che portano al ben noto tunnel carpale).
Per il sistema mano braccio ci sono quindi delle chiare indicazioni della relazione tra livello e durata dell’esposizione e sviluppo della patologia. Molto più complessi gli studi sugli effetti della vibrazione corpo intero, data l’interazione con effetti di altre patologie sulla colonna vertebrale. Rimane comunque importantissimo il controllo ed il contenimento dell’esposizione alle vibrazioni di corpo intero data la sua influenza sulla salute specialmente della parte inferiore della colonna vertebrale.
Per la misura delle vibrazioni è utile conoscere un minimo di teoria delle vibrazioni per capire i criteri di posizionamento dell’accelerometro durante le misure. Per misurare l’esposizione mano braccio è l’operaio ad impugnare l’accelerometro tramite la sua forza di prensione. Da qui l’uso delle impugnature a barra o infradito per facilitare l’impugnatura dell’accelerometro con utensili ad impatto o con meccanismo rotante. Nel caso in cui non sia possibile utilizzare queste impugnatura allora sarà necessario bloccare con una fascetta a vite ed un adattatore, l’accelerometro sull’impugnatura. La forza di prensione incide notevolmente sulla vibrazione che il soggetto assorbe.
A differenza del rumore l’energia di vibrazione assorbita varia da un soggetto ad un altro. L’operaio esperto assorbe meno energia di vibrazione rispetto a quello inesperto all’uso di un particolare attrezzo. Questo fatto dimostra la reale utilità delle misure per avere un quadro sufficientemente chiaro per preparare una corretta valutazione del rischio. Le banche dati di sicura utilità per far conoscere il problema ed inquadrare un caso, non sono comunque sufficienti per preparare una valutazione del rischio che risponde allo reale grado di rischio.